Nonostante le indubbie eccellenze della sanità italiana, è ben possibile che il paziente subisca un danno dal comportamento di un professionista del settore sanitario o dalla struttura sanitaria, che può essere chiamata a rispondere sia per la propria condotta che per quella del suo personale.
Tra le ipotesi in cui si può configurare una responsabilità sanitaria o medica, si pensi come esempio alle:
- infezioni nosocomiali, ossia alle infezioni contratte durante la permanenza in ospedale a causa di attrezzature o locali non adeguatamente trattati;
- diagnosi errate, che ritardano o impediscono un determinato trattamento;
- violazioni delle regole dell’arte medica durante l’esecuzione di un intervento.
In questi come in altri casi, il professionista o la struttura sanitaria potrebbero essere chiamati a rispondere del danno cagionato al paziente e/o ai suoi familiari.
Le procedure da seguire per tutelare i propri interessi sono tante e le fasi della quantificazione e liquidazione del danno sono tutt’altro che semplici, visto che vengono spesso in rilievo sia danni patrimoniali (si pensi alla perdita della capacità lavorativa o alle spese mediche per ulteriori interventi o trattamenti) sia danni non patrimoniali (si pensi alla lesione della propria integrità psico-fisica o alla sofferenza patita).
Ecco perché, attesa la complessità della materia e degli adempimenti da effettuare, è importante l’assistenza e la consulenza di uno Studio con un’esperienza pluriennale in un settore, come quello della responsabilità medica e sanitaria, altamente specialistico e in continua evoluzione.